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Tornare a godersi la buona cucina, almeno durante le vacanze?

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Nel nostro mondo sempre più rapido, la nostra alimentazione si è trasformata – pasti già pronti, cibi precotti, fast-food, integratori alimentari – il nostro modo di mangiare si è individualizzato e industrializzato. Seppure con l’intenzione di porsi come un’alternativa alla nostra economia dei consumi, anche il consumo di prodotti più sostenibili sottostà necessariamente alle regole e norme del nostro sistema.

Non abbiamo infatti modificato il come consumiamo, ma il cosa consumiamo: consumare in maniera più sostenibile è oggi sinonimo dell’acquisto di prodotti che hanno etichette e indicazioni che garantiscono il rispetto di standard ambientali (come ad esempio, biologico) e sociali (esempio, commercio equo). In vacanza invece, indipendentemente da dove siamo, possiamo dedicare più tempo all’alimentazione (in tutti i suoi aspetti) rispetto al resto dell’anno: abbiamo il tempo per scegliere il menù che desideriamo, acquistare prodotti locali, cucinare insieme e sederci a tavola per condividere questo importante momento con altre persone. Il mangiare riacquista quindi la sua dimensione culturale che va oltre la semplice scelta di un’etichetta più o meno sostenibile. Mantenere viva questa cultura alimentare, in contrasto alla preparazione di cibi industriali già pronti, è importante per una serie di ragioni. Innanzitutto, prendersi il tempo per scegliere le ricette e cucinare, permette di conoscere e far conoscere i vari alimenti: come sono fatti, come prepararli, che gusto hanno crudi e cotti e come combinare i sapori tra loro. Alleniamo così il nostro gusto e abbiamo il controllo su cosa finisce in tavola. La seconda ragione è che cucinando si mantiene viva la tradizione culinaria, le ricette di famiglia, i segreti per ottenere quel sapore che non troviamo nei cibi industriali. Infine, sedendoci a tavola con calma abbiamo un’occasione per socializzare e condividere l’alimentazione con chi è vicino a noi. Questi aspetti sono altrettanto importanti per la sostenibilità nel nostro modo di consumare e mangiare. Dedicare tempo alla cultura dell’alimentazione non dovrebbe essere una prerogativa unica delle vacanze, ma è vero che nella nostra routine quotidiana è difficile trovare sufficiente tempo. È importante però approfittare delle conoscenze acquisite e mantenere viva durante il resto dell’anno la cultura del cibo che oggigiorno, a causa dei ritmi sempre più sfrenati e dell’industrializzazione della produzione alimentare, si sta impoverendo velocemente.

Marco Battaglia  marcobatta@hotmail.com