Le nostre battaglie Diritti del consumatore

Nuovo passo avanti nella lotta contro le pratiche commerciali scorrette

L’ACSI – con le altre organizzazioni riunite nell’Alleanza dei consumatori, FRC (Federazione romanda dei consumatori) e SKS (Stiftung für Konsumentenschutz) – ha introdotto una nuova pratica sleale nei suoi formulari di segnalazione online. Da inizio anno è infatti possibile annunciare tramite questo sito internet anche l’esposizione di prezzi ingannevoli per i consumatori. Le ditte maggiormente segnalate rischiano di essere oggetto di denunce penali.

La possibilità di segnalare le pratiche scorrette delle imprese è stata introdotta già nel 2012 dalle tre organizzazioni svizzere riunite nell’Alleanza dei consumatori grazie alla messa online, sui rispettivi siti internet, di formulari che consentono a coloro che sono stati vittima di pratiche ingannevoli e scorrette di poterle denunciare tempestivamente. A partire da quest’anno la lista delle pratiche sleali che si possono contestare si è arricchita di una nuova voce, quella, appunto, dell’esposizione ingannevole del prezzo (i prezzi non sono chiari, sono incompleti e/o falsi ma queste circostanze risultano chiare al consumatore solo dopo aver eseguito il pagamento online o alla cassa). Le testimonianze degli ultimi mesi relative a questo tipo di inganno si sono infatti intensificate. Ciò dimostra che in caso di “azioni” o “promozioni”, la pratica di alzare i prezzi volontariamente per gonfiare il valore dello sconto è sempre più frequente. Questi comportamenti sono in totale violazione della legge in vigore che vieta indicazioni fallaci di prezzi. Il gruppo Ochsner è stato recentemente condannato proprio per aver agito in questo modo. I colleghi della FRC avevano denunciato il gruppo al Ministero pubblico dando così il segnale forte e chiaro a tutto il settore commerciale che l’Ordinanza sull’indicazione dei prezzi (OIP) non può essere impunemente violata.

Le pratiche che sono denunciabili in base alla Legge federale sulla concorrenza sleale dal 2012 sono le promesse ingannevoli di vincita , i siti di vendita online poco chiari per i consumatori e che, a pagamento avvenuto, non inviano la merce acquistata (Fake Shops), i falsi registri (o registri bidone), le vendite piramidali e il non rispetto dell’asterisco degli elenchi telefonici. In questi anni, contro queste pratiche l’Alleanza dei consumatori ha avviato diverse azioni giudiziarie. Anche la segreteria di Stato dell’economia (SECO), altro importante attore su questi dossier, veglia affinché la legge sia rispettata.

Va inoltre osservato come nell’ambito della digitalizzazione, il consumatore sia spesso la parte più debole. Per aziende o privati è molto facile “nascondersi” nel web perché spesso il consumatore non riesce a conoscere nemmeno l’identità del suo partner contrattuale e, nelle peggiori delle ipotesi, a causa di artifici informatici, il consumatore si ritrova intrappolato in contratti che non ha mai voluto concludere.

Segnalando le pratiche sleali tramite i nostri formulari online, i consumatori consentono all’Alleanza di poter lottare in modo efficace contro questi modi d’agire. Infatti, a partire da un certo numero di testimonianze relative ad una stessa società, possono scattare le denunce penali.

Le denunce online devono però essere molto precise: devono provenire da chi ha subito l’inganno e l’ACSI deve poter raggiungere telefonicamente o per posta elettronica il denunciante nel caso fosse necessario avere altre delucidazioni; inoltre esse devono essere presentate entro e non oltre 3 mesi dai fatti, devono descrivere dettagliatamente quanto successo ed indicare correttamente i dati inerenti l’azienda e/o il privato. In questo modo, la denuncia avrà più possibilità di essere presa in considerazione seriamente dal tribunale competente.

Vi invitiamo pertanto ad usare il formulario di annuncio e se volete saperne di più sulla legge andare a leggere gli articoli di legge applicabili.