Il Consiglio federale ha appena presentato al Parlamento la sua proposta di controprogetto all’iniziativa per prezzi equi. Anche se l’idea di un controprogetto mostra che il Consiglio federale ha preso coscienza del fatto che esiste un problema, la proposta non è soddisfacente.
Le organizzazioni dei consumatori avevano già indicato nella risposta alla procedura di consultazione che due aspetti fondamentali erano problematici: in primo luogo, deve esserci il divieto di geodiscriminazione (praticare un prezzo più elevato per un consumatore svizzero), in secondo luogo le aziende che operano esclusivamente sul mercato interno svizzero non devono essere escluse.
Nel primo caso, a differenza dell’Unione europea, che ha deciso di adottare misure per combattere questa discriminazione, il Consiglio federale è ancora attendista e non si preoccupa degli interessi dei consumatori e delle Piccole e Medie Imprese che devono acquistare prodotti più cari online.
Per esempio, sono giunte alla nostra attenzione segnalazioni riguardanti zalando.ch dove lo stesso cappotto era molto più costoso rispetto al sito zalando.it. Nonostante in entrambi i casi, il prodotto viene inviato dallo stesso magazzino in Germania. Alcuni prodotti sono anche due volte più costosi, ma più in generale ci sono differenze del 30%.
Secondo problema: solo le aziende in concorrenza con l’estero potranno segnalare abusi alla Commissione della concorrenza. Tuttavia, molte società o amministrazioni svizzere pagano prezzi molto più alti senza essere attive all’estero. Ad esempio, il commercio al dettaglio o l’agricoltura. Ma anche gli ospedali. In quest’ultimo caso, i risparmi potrebbero essere di diverse centinaia di milioni se prodotti medici non costassero da 2 a 4 volte di più in Svizzera!
Il controprogetto del Consiglio federale manca quindi il suo obiettivo. Spetta ora al Parlamento dimostrare che ha a cuore gli interessi dei consumatori e delle Piccole e Medie Imprese svizzere. Ricordiamo che i prezzi rimangono significativamente più elevati in Svizzera che all’estero, come dimostrato dal nostro ultimo Barometro dei prezzi.
