Sono circa 50 i motociclisti che ogni anno perdono la vita sulle strade svizzere. Oltre mille sono invece quelli che si feriscono gravemente. Da quest’anno i giovani dai 15 ai 17 anni possono guidare moto più potenti e più veloci. L’UPI (Ufficio prevenzione infortuni) teme un aumento di incidenti per questa categoria.
La prevenzione quest’anno è ancora più importante. “I motociclisti coprono solo il 3% dei chilometri percorsi complessivamente sulle strade svizzere, ma un quarto dei feriti gravi per un incidente della circolazione rientra proprio nella loro categoria”, si legge nel comunicato dell’UPI. E nella categoria 15-17 anni il rischio di incidente è doppio rispetto a quella fra i 30 e i 39, una differenza che si spiega con la minore esperienza dei centauri più giovani e con la loro maggiore difficoltà nel valutare correttamente i pericoli. “Inoltre, rispetto ai motociclisti più anziani, i giovani tendono a sopravvalutarsi, a guidare in modo più spericolato e fanno più fatica a controllare i propri impulsi”.
La novità di quest’anno è la possibilità di guidare motociclette e scooter con cilindrata fino a 45kmh già a partire dai 15 anni, mentre le 125cc sono passate da 18 a 16 anni. Indispensabile, secondo l’UPI, una formazione di guida seria e una sensibilizzazione sui pericoli della moto.
I consigli dell’UPI ai giovani motociclisti (ma anche a quelli più anziani):
- Guida in modo previdente e difensivo
- Tieni sempre presente l’eventualità di non essere visto
- Non tagliare le curve ed esercitati regolarmente a frenare
- Indossa l’equipaggiamento di protezione anche per tragitti brevi
- Acquista una moto con ABS (sistema antibloccaggio)
- Segui un corso di guida