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L’ACSI invita ad approvare la legge sul cinema e la legge sui trapianti

L’ACSI – Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana – si esprime su 2 dei 3 temi in votazione federale il 15 maggio e invita a accogliere sia la legge sul cinema che quella sui trapianti.

Il comitato direttivo dell’ACSI si è espresso in favore della modifica della legge sul cinema sottolineando che le nuove norme favoriranno una maggiore produzione cinematografica svizzera e una maggiore varietà dell’offerta senza provocare forti aumenti dei prezzi degli abbonamenti di servizi streaming quali Netflix, Amazon Prime o Disney+. Nella loro comunicazione i referendisti sembrano parlare spesso a nome dei consumatori, per questo l’ACSI tiene a precisare che la votazione del 15 maggio va ben al di là di un ipotetico aumento del costo dei vari abbonamenti, punto su cui i contrari battono il chiodo. Si tratta in primo luogo di favorire il cinema svizzero (importante espressione della cultura delle varie regioni del paese) con regole analoghe a quelle in vigore nei paesi europei ristabilendo pure una parità di trattamento fra emittenti televisive svizzere (che già finanziano la produzione nazionale), servizi di streaming e TV estere che trasmettono pubblicità in Svizzera.  Già attualmente i consumatori non sono al riparo da aumenti del prezzo di abbonamento delle varie piattaforme e nei paesi dove sono già in vigore norme analoghe non si è verificata una correlazione diretta fra prezzo dello streaming e obbligo di investire nella produzione locale.

L’ACSI, membro della Federazione svizzera dei pazienti,  invita pure a sostenere la nuova legge sui trapianti. In genere l’ACSI è contraria al principio del consenso presunto ma in questo caso ritiene che gli interessi dei pazienti in attesa di un organo debbano prevalere. Tanto più che la volontà della persona defunta verrà comunque verificata attraverso il coinvolgimento dei congiunti che potranno rifiutare la donazione se sanno o ritengono che la persona in questione sarebbe stata contraria e che il prelievo di organi non sarà  permesso se i famigliari non possono essere contattati. L’ACSI sottolinea l’importanza di spiegazioni chiare e di una campagna informativa capillare per fare in modo che le persone siano informate in modo preciso sui contenuti della nuova normativa e su come fare concretamente a esercitare il loro diritto di opporsi a una donazione di organi.