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Bevande energetiche e giovani: i rischi da non sottovalutare

Il mercato delle bevande energetiche ha visto una crescita importante negli ultimi anni, con una diversificazione dei prodotti che si trovano sui nostri scaffali e sono alla portata di chiunque. Gusti innovativi, edizioni limitate e collaborazioni con personaggi noti e sportivi hanno reso le “energy drink” una sorta di status symbol tra i giovani. Con la dietista e nutrizionista Diana Panizza Mathis abbiamo voluto approfondire il tema e i rischi correlati ad un consumo eccessivo di questi prodotti.

Prima di scrivere l’articolo che state leggendo, siamo andati a dare un’occhiata in uno dei luoghi dove più di frequente i giovani si ritrovano a fare la fila il mattino, prima di prendere treni e bus, per acquistare bevande energetiche: il chiosco della stazione di Lugano. In totale, abbiamo potuto contare oltre 20 diversi tipi di bevande. Di seguito l’elenco dei loro nomi: Red Bull (nelle versioni: classica, sugarfree, zero, red edition, blue edition, white edition, green edition), Ok energy drink (nelle versioni: classic, koffein kick, zero, mango, lemon, simply cola), Monster energy (nelle versioni: original, ultra, ultra sunrise, zero sugar), Nocco (nelle versioni: lemon del sol, orange del sol), El Toni Mate (nelle versioni: ginger, mint), Cannabis Ice.

Chiediamo il parere ad un commesso del chiosco di Lugano che ci conferma questa tendenza. “Negli ultimi anni la varietà si è ampliata e le bevande energetiche hanno preso sempre più spazio tra gli scaffali del reparto frigo. Vengono acquistate soprattutto dai giovani, ma anche dagli adulti. Questi ultimi, di solito, prediligono i marchi che sono sul mercato da più tempo come la Red Bull”.

Le bevande energetiche, come le conosciamo oggi, hanno iniziato a guadagnare popolarità negli anni ‘60 e ‘70 con l’introduzione di prodotti come Lipovitan in Giappone, ma sono diventate conosciute a livello globale solo negli anni ‘80 con il lancio di Red Bull in Austria nel 1987. Questo prodotto, in particolare, ha definito il moderno settore degli “energy drink”, abbinando caffeina, taurina, zuccheri e altre vitamine con l’obiettivo di ottenere “un aumento di energia”. Da allora, il mercato ha visto una continua espansione, con molte altre marche che hanno proposto diverse formulazioni.

Di seguito l’articolo completo, apparso nella Bds 2.24:

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