Autodifesa del consumatore Viaggi e vacanze

AirBnB sa quanto rumore fai

AiBnB ha iniziato a consigliare a chiunque affitta tramite il proprio sito di istallare dei rilevatori di rumore (o fonometri) per combattere viaggiatori rumorosi o festaioli. Ma cosa “sentono” esattamente questi aggeggi?

Da circa un mese AirBnB consiglia ai propri host di combattere il problema degli ospiti rumorosi facendosi aiutare da dei rilevatori di rumore. Vicini e interi quartieri si lamentano ormai in varie metropoli del mondo dei rumori provenienti dagli appartamenti affittati tramite la piattaforma online. Ecco quindi che AirBnB propone alcuni prodotti specifici a prezzi scontati per i propri host, invitandoli ad istallarli.

Di per se, dovrebbe trattarsi di apparecchi che non registrano voci o suoni specifici, ma si limitano a rilevare le variazioni della quantità di rumore (pressione acustica). Ma se anche così fosse, questo non esclude che tramite questi dati possano essere dedotte diverse conclusioni da AirBnB così come dall’host: per esempio, quando un ospite va a letto o si sveglia, quando si trova in un locale o in un altro, se c’è stata una discussione animata o meno e naturalmente anche se ha avuto luogo un party non ammesso.

Considerando che non sono mancati i casi di viaggiatori che hanno scoperto telecamere nascoste negli alloggi (malgrado questo sia vietato dalla piattaforma), è bene che il consumatore tenga presente che la privacy non è garantita in questi appartamenti.