I prodotti di degradazione del clorotalonil (metaboliti), un principio attivo dei prodotti fitosanitari legale in Svizzera fra gli anni ’70 e il 2019, sono oltre i valori limite in diverse aree del paese, fra le quali il Ticino. Dopo il divieto a partire dal 1° gennaio 2020, sono state messe in atto misure per ridurne le concentrazioni, ma la contaminazione perdurerà ancora per molti anni. Il Consiglio federale conferma però che i valori non raggiungono livelli tali da creare un pericolo per la salute a chi beve l’acqua potabile.
Nel rapporto adottato oggi dal governo, viene confermato che il problema va preso sul serio, le contromisure sono in corso, ma che l’impatto sulla qualità delle acque sotterranee perdurerà, come aveva già spiegato l’UFAM dopo il divieto nel 2020. In alcune aree del Ticino, al clorotalonil si somma la presenza dei PFAS.