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Consumatori-pazienti soddisfatti: l’aumento automatico delle franchigie non passa

L’ACSI è soddisfatta del rifiuto da parte del Parlamento di legiferare sull’aumento automatico delle franchigie dell’assicurazione malattia. È altresì convinta che il cambiamento di rotta da parte dei deputati UDC e PPD durante il voto finale dello scorso 22 marzo, è il risultato anche della determinazione delle organizzazioni dei consumatori e dei pazienti nel sostenere una campagna referendaria nel caso il Parlamento avesse dato il via libera all’aumento delle franchigie.
Dopo aver sostenuto il progetto, il Consiglio nazionale ha infatti rinunciato, durante il voto finale del 22 marzo, al principio dell’aumento automatico delle franchigie nell’ambito dell’assicurazione malattia di base. Di fronte all’impopolarità dell’aumento promosso dalle lobby delle assicurazioni e la prospettiva di un referendum, una parte della maggioranza alla Camera ha deciso di rinunciare a sostenerlo. Una buona notizia per gli assicurati.
L’ACSI e le altre organizzazioni di consumatori e di pazienti restano però vigili poiché il cambiamento repentino avvenuto in questi ultimi giorni da parte di alcuni deputati, non impedirà che lo stesso tema possa essere riportato sui banchi dopo le elezioni federali.
L’Alleanza “No all’esplosione delle franchigie” che ha minacciato il referendum contro l’aumento delle franchigie, raggruppa oltre all’ACSI e alle consorelle FRC e SKS, , il Partito socialista, i Verdi, Agile.ch, l’Organizzazione svizzera dei pazienti, la Federazione svizzera dei pazienti, Avenir social e il Consiglio nazionale degli anziani.