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Finti sconti e condanna a Conforama: speriamo qualcosa cambi

Due giorni fa si è concluso il pluriennale processo ai danni di Conforama, partito in seguito ad una denuncia della Fédération Romande des Consommateurs (FRC) nel 2019. Anche se in realtà si prevede che si andrà in appello. L’ACSI si augura che l’importo inedito del risarcimento (1,5 milioni) porti a prendere con maggior serietà questo tema in futuro. 

Da un lato, la solita multa dall’importo contenuto: 5000 franchi per violazione della Legge contro la concorrenza sleale così come dell’Ordinanza federale sull’indicazione dei prezzi. Lo abbiamo già detto più e più volte: queste sanzioni di piccola entità non possono scoraggiare queste grosse catene dal praticare finti sconti ed altre pratiche commerciali scorrette.

Però questa volta, oltre alla multa (e alle spese processuali, 11’000 franchi a carico di Conforama), dovrà essere versato un risarcimento alla collettività di 1,5 milioni di franchi. Non si erano mai viste cifre simili in Svizzera per sentenze su questo tema.

Conforama ha del resto continuato a praticare i finti sconti in contemporanea allo svolgimento del procedimento giudiziario, dimostrando così tutta la sua indifferenza di fronte ad eventuali sanzioni.

Questa sentenza è un punto di svolta? Ci piacerebbe pensarlo. Ma la realtà è che, per ora, occorre essere prudenti. Innanzitutto, a fare la differenza è stato il risarcimento: la multa anche in questo caso era contenuta. Inoltre per arrivare a questo risultato sono serviti 4 anni e il coinvolgimento, con grande dispendio di risorse, della FRC oltre che del Ministero pubblico vodese. E c’è da fare i conti con un probabile appello. L’ACSI si augura comunque che questa sentenza porti ad un maggiore rispetto dei consumatori, troppo spesso presi per il naso da offerte fasulle o fuorvianti.