Autodifesa del consumatore Acquisti Scelte alimentari

La distribuzione fissa dei margini molto elevati

I nostri colleghi romandi della FRC hanno realizzato un’inchiesta partendo dai dati ottenuti dalle Laiteries Réunies de Genève. Dalle cifre emerse è possibile farsi un’idea sui massicci margini realizzati dalla distribuzione, che diventano ancora più evidenti con l’innalzarsi dell’inflazione. 

Nei prodotti i cui dati sono stati resi accessibili, i margini si situano spesso attorno al 30% del prezzo che il consumatore paga in negozio. In alcuni casi, raggiungono anche la metà del prezzo del prodotto. Le organizzazioni dei consumatori chiedono una maggiore trasparenza su questo tema da parte della grande distribuzione. Visto che in fin dei conti sono i consumatori a finanziare tutto il sistema alimentare, è un loro diritto avere un’idea chiara di dove vadano a finire questi soldi. Questo è ancora più vero in un contesto inflazionistico come quello attuale, dove è lecito chiedersi se alcuni intermediari non approfittino della situazione per aumentare i propri margini di guadagno.

Nell’inchiesta viene rilevato come i distributori non comunichino mai i loro margini di guadagno. Secondo la NZZ però, sarebbero del 39% circa per Migros e del 32% per Coop. Sempre secondo il giornale d’oltralpe, un margine del 25% dovrebbe essere più che sufficiente a coprire tutte le spese. A titolo di paragone, in Francia le principali catene hanno margini fra il 16 e il 20%. Una differenza forse spiegabile con la minor concorrenza esistente in Svizzera. Malgrado l’arrivo dei discount, Migros e Coop controllano ancora l’80% del mercato. Da questa posizione di forza, sono in grado di negoziare prezzi molto vantaggiosi con i produttori, e di praticare con i consumatori dei prezzi che garantiscano un notevole margine.

I dati consultati mostrano che il margine viene mantenuto in percentuale in caso di aumento dei prezzi per i distributori. Questo significa che se il prezzo di un prodotto aumenta di 3 centesimi presso il fornitore, aumenterà di circa 10 centesimi al supermercato. Un doppio salasso per il consumatore.

Malgrado siano organizzate come società cooperative, Coop e Migros privilegiano dunque la redditività. Il consumatore ha tuttavia il diritto di sapere quali margini vengono praticati per trarne le proprie conclusioni, e l’attuale situazione di opacità non lo rende possibile.

L’inchiesta completa è visibile sul sito della FRC.