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Niente e-cig ai minorenni: l’ACSI è soddisfatta della decisione

Dal 1° giugno sarà vietata in Ticino la vendita delle sigarette elettroniche ai giovani sotto i 18 anni. L’ACSI è soddisfatta della decisione poiché tutela una fascia vulnerabile della popolazione che si trova oggi particolarmente esposta ai messaggi promozionali per questo tipo di prodotto.

Lunedì 13 febbraio l’approvazione della nuova disposizione da parte dei membri del Gran Consiglio è stata unanime (un solo astenuto). È stato dunque introdotto il divieto di vendita ai minorenni di sigarette elettroniche (e prodotti affini), ma anche il divieto di fumo delle “svapo” e dei prodotti affini negli spazi chiusi (luoghi chiusi accessibili al pubblico o sul posto di lavoro se presente più di una persona). Con il suo voto il Parlamento ha in sostanza equiparato a tutti gli effetti le sigarette elettroniche (le e-cig) a quelle tradizionali, sia per quanto riguarda la vendita sia per ciò che concerne il loro utilizzo. Le modifiche entreranno in vigore dal primo giugno di quest’anno.

Dai dati emersi per il biennio 2017-18 in Ticino 4 giovani su 10, tra i 14 e i 15 anni, hanno già sperimentato l’uso della sigaretta elettronica. Inoltre il 4% dei ragazzi di questa età, e poco meno del 2% delle ragazze, si ritiene fumatore non occasionale. Questo tipo di sigaretta sembra innocuo, ma vi sono rischi che non devono essere sottovalutati; le e-cig possono inoltre contenere anche importanti quantità di nicotina con conseguente rischio di dipendenza.

Lo scorso anno l’ACSI aveva sostenuto l’iniziativa federale per la protezione dei giovani dalla pubblicità del tabacco, accoglie ora con soddisfazione la decisione pionieristica del Ticino.