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Società d’incasso e costi fatturati. Cancellateli dai contratti!

Molto spesso il centro Infoconsumi dell’ACSI si trova a gestire il disappunto e il disorientamento dei consumatori dinanzi a fatture che lievitano a seguito dell’intervento delle società di incasso. Ma i consumatori sono tenuti a sobbarcarsi i costi generati dall’intervento di una tale società?

Da molto tempo, l’ACSI risponde che i costi fatturati dalle società d’incasso e aggiunti al credito iniziale sono illegali. Questa opinione è oggi corroborata da un lavoro di tesi, eseguito da Grégoire Geissbühler, che stabilisce come l’unica “spesa” che è possibile richiedere in pagamento, oltre al credito iniziale, sono gli interessi moratori del 5% all’anno e le spese di richiamo se previste dal contratto. Tutto il resto è illegale.

Le società d’incasso sbagliano dunque quando addebitano ai consumatori vari costi rifacendosi all’art. 106 CO (Codice delle Obbligazioni). In realtà quanto prescrive questa norma entra in linea di conto solo quando il creditore (e non la società d’incasso) subisce un danno che va oltre gli interessi del 5% all’anno ed è in grado di provarlo. Sul tema, nel 2012, il consigliere agli Stati Raphael Comte aveva presentato un postulato al Consiglio federale richiedendo norme più adeguate in favore dei consumatori. La risposta del governo federale si è fatta attendere fino allo scorso marzo: cinque anni di tempo per sentirsi dire che non vi alcuna necessità di legiferare ulteriormente in materia e che, in sostanza, la via del ricorso ai Tribunali deve rimanere l’unica opzione per i consumatori. Una decisione deludente per l’ACSI che non tiene conto della realtà dei fatti e non aiuta i consumatori che si trovano confrontati con situazioni di questa natura. E l’attualità ci dice che sono sempre più numerosi. Infatti, di fronte all’entità dei costi che gli vengono addebitati (solitamente, dai 200 ai 300 franchi), il consumatore sceglie (ovviamente!) di non adire il Giudice in quanto ritiene che il santo non valga la candela!

Analizzando le condizioni generali (quelle clausole di solito scritte in piccolo e che quasi nessuno legge… ) di vari contratti si scopre che alcuni prevedono che “i costi di incasso” sono da addebitare al consumatore.
L’ACSI considera che tali clausole, oltre che problematiche, potrebbero essere abusive. Prima di firmare il contratto si consiglia di leggerlo attentamente e di stralciare eventuali clausole che comprendano quanto citato qui sopra.