In Svizzera, il 70 % della popolazione paga lo smaltimento dei rifiuti secondo il principio di causalità. Il principio di causalità (chi inquina paga) favorisce la raccolta differenziata: dal momento in cui un Comune introduce la tassa sul sacco, la quantità di rifiuti combustibili da smaltire diminuisce, in media, del 30 %. In compenso si registra un pari aumento della quantità di rifiuti raccolti separatamente e riciclabili. Non è però soltanto la tassa sul sacco ad avere un effetto positivo. Anche l’ampliamento delle raccolte differenziate e l’intensa campagna di sensibilizzazione invitano la popolazione a smaltire i rifiuti separatamente. ll principio di causalità contemplato dalla legge federale sulla protezione dell’ambiente si è imposto nella maggior parte della Svizzera tedesca. Nella Svizzera romanda, per contro, Friburgo è il solo Cantone ad aver finora introdotto la tassa sul sacco sull’intero territorio. Negli altri Cantoni romandi e in Ticino solo una minoranza dei Comuni ricorre ad imposte fondate sul principio di causalità.
L’ACSI constata che nei comuni dove è stata introdotta questa tassa, essa ha dato esiti positivi: la quantità di rifiuti solidi urbani è diminuita. Questo risultato è da attribuire sia a una migliore separazione dei rifiuti (che valorizza quindi quelli riciclabili e diminuisce lo spreco delle risorse), sia a una modifica delle abitudini delle consumatrici e dei consumatori che, durante i loro acquisti, tendono a privilegiare quei prodotti con imballaggi riciclabili e/o limitati allo stretto necessario.
Per queste ragioni l’ACSI ritiene opportuna l’estensione a tutto il cantone della tassa sulla sacco.