Autodifesa del consumatore Diritti del consumatore

Quali partiti e politici difendono gli interessi dei consumatori?

In occasione della legislatura che sta per concludersi (2019-2023) abbiamo analizzato i voti dei consiglieri nazionali su 40 oggetti che – insieme ai colleghi della Konsumentenschutz – abbiamo ritenuto rilevanti per misurare quanto partiti e parlamentari siano propensi a tutelare gli interessi delle consumatrici e dei consumatori svizzeri. Se i colleghi della Konsumentenschutz e della FRC hanno deciso di focalizzarsi quest’anno unicamente sui voti complessivi dei partiti, l’ACSI ha ritenuto importante continuare ad approfondire anche i dati dei singoli parlamentari. Per questo motivo, i voti dei consiglieri nazionali sono stati raccolti unicamente per Ticino e Grigioni.

Sono 40 gli oggetti che sono stati considerati per determinare la sensibilità di partiti e parlamentari agli interessi dei consumatori. Spaziano fra numerosi ambiti: dalle misure per contenere i costi della sanità, alle questioni legate ai contratti e al loro rinnovo talvolta tacito e automatico, all’accesso alla giustizia per il comune cittadino o ancora alla lotta contro il greenwashing. Altri temi contenuti nelle votazioni prese in esame includono favorire “l’agricoltura contrattuale” fra consumatori e agricoltori, promuovere l’alimentazione sana dei giovani e proteggerli dalla pubblicità del tabacco, eliminare le tariffe di roaming per l’uso del cellulare all’estero, prolungare la durata di vita degli oggetti, garantire l’ampia accettazione del denaro contante e difendere i principi dell’iniziativa lanciata anche dall’ACSI “Stop all’isola dei prezzi elevati” e del relativo controprogetto indiretto. Infine, fra i 40 oggetti vi erano anche numerose revisioni di legge riguardanti l’ambito dei consumi, come quella della Legge sul contratto di assicurazione, quella della Legge sulla protezione dei dati o ancora della Legge sui cartelli. Ciò che tutti questi oggetti in votazione hanno in comune è l’impatto nella vita delle consumatrici e dei consumatori.

 

Le differenze fra i partiti sono sempre più nette e marcate
Se confrontiamo i dati emersi per la legislatura 2019-2023 con quelli della legislatura 2015-2019 notiamo che le divergenze fra i partiti su questi temi, già elevate, sono divenute ancora più importanti. In particolare si constata un forte calo nella propensione di UDC e PLR a sostenere le rivendicazioni dei consumatori, mentre si registra una certa stabilità nel caso dell’Alleanza del Centro (in lieve calo) e dei Verdi (in lieve aumento). Il PS e i Verdi Liberali hanno invece difeso maggiormente gli interessi dei consumatori rispetto al quadriennio precedente. Nel complesso, il quadro vede da un lato PS e Verdi che già erano favorevoli ai consumatori, esserlo ancor di più. Dall’altro lato abbiamo UDC e PLR, che già non erano pro-consumatori, e che ora lo sono ancora nettamente meno. Alleanza del Centro e Verdi Liberali hanno votato sostanzialmente metà delle volte a favore, mentre nella restante metà hanno votato contro, si sono astenuti oppure non hanno votato affatto (assenze). Ciò significa che questi due partiti votano comunque più spesso a favore che contro. Si segnala in tal proposito il “sorpasso” dei Verdi Liberali che passando dal 47,9% al 55,5% di voti pro-consumatori, superano proprio l’Alleanza del Centro, che indietreggia da 51,6% a 48,2%. Degna di nota è anche l’entità dei cali delle percentuali di voti favorevoli di UDC (dal 21,6% al 10,1%) e PLR (dal 24,8% al 12,7%). La quota di voti di questi due partiti a favore degli interessi dei consumatori si è sostanzialmente dimezzata. Ed era già molto bassa.

Come hanno votato i parlamentari della Svizzera italiana?
Malgrado i nostri colleghi d’oltralpe abbiano deciso di limitarsi quest’anno ad un rating dei partiti, l’ACSI ha deciso di continuare a proporre anche quello dei singoli parlamentari. Lo riteniamo infatti un importante strumento di trasparenza. Come è possibile vedere nei grafici, le differenze anche in questo caso sono marcate. I socialisti Sandra Locher Benguerel, Jon Pult e Bruno Storni non hanno lesinato voti favorevoli agli interessi dei consumatori. La deputata e il deputato grigionesi hanno addirittura fatto 40 su 40. Greta Gysin dei Verdi è arrivata poco dietro, con ben 37 voti pro. Nell’Alleanza del Centro, si notano alcune differenze: Marco Romano ha votato praticamente metà e metà, mentre Fabio Regazzi ha sostenuto i consumatori soltanto nel 30% delle votazioni. Più difficile valutare Martin Candinas, che in quanto Presidente del Consiglio nazionale non ha potuto votare in ben 12 occasioni. La tendenza parrebbe però indicare una linea più vicina a quella di Fabio Regazzi che a quella di Marco Romano. Fra i liberali, Anna Giacometti è stata la più pro-consumatori, soprattutto se si considera il numero di voti contrari (25, contro i 33 di Alex Farinelli e i 35 di Rocco Cattaneo). Lorenzo Quadri, della Lega, ha un punteggio simile a quello di Anna Giacometti (entrambi hanno circa un 20% di voti pro). Nei ranghi UDC, Martullo-Blocher ha una percentuale di voti favorevoli paragonabile a quella dei liberali Farinelli e Cattaneo (attorno al 12%), mentre Piero Marchesi è stato il più inesorabile con 92,5% di voti contro ai consumatori.

Metodologia utilizzata per il confronto
I risultati si basano sul voto espresso da partiti e parlamentari in occasione di 40 votazioni fra il 2019 e il 2023. La scelta dei 40 oggetti è stata operata dalla Konsumentenschutz, l’organizzazione dei consumatori della Svizzera tedesca. Soltanto il Consiglio nazionale è preso in considerazione, poiché le votazioni del Consiglio degli Stati non sempre sono pubbliche. Per maggiori informazioni sui 40 oggetti selezionati, vedere il comunicato della Konsumentenschutz.