Buono a sapersi Trasporti

Vittoria dei consumatori. L’IVA si abbassa e i prezzi FFS pure

Con il nuovo anno l’imposta sul valore aggiunto scenderà dall’8 al 7,7%. È giusto e sacrosanto che questa differenza resti nelle tasche dei consumatori. Su pressione del Sorvegliante dei prezzi e delle organizzazioni dei consumatori riunite nell’Alleanza (ACSI,FRC,SKS) le FFS ridurranno di conseguenza i prezzi a partire dal 1° gennaio prossimo. Per le aziende di trasporto pubblico si tratta di una somma globale di 20 milioni di franchi. Per il singolo viaggiatore è uno sgravio di poca entità, ma si tratta comunque di un incentivo dovuto e un segnale positivo.

Nella votazione popolare del 24 settembre scorso il decreto federale sul finanziamento aggiuntivo all’AVS con l’aumento dell’IVA (imposta sul valore aggiunto) è stato respinto dal popolo e dal 1° gennaio 2018 l’aliquota normale passerà dall’attuale 8 al 7,7%. Uno sgravio annuo di circa 700 milioni che dovrebbero, o meglio devono, andare a favore dei consumatori. Il Sorvegliante dei prezzi ha raccomandato che ciò avvenga, in particolare rivolgendosi alle aziende parastatali e agli enti pubblici. E ciò vale anche per le Ferrovie federali, che però in un primo momento non ne volevano sapere e volevano lasciare nelle casse FFS i milioni dello sgravio IVA.
Le organizzazioni dei consumatori dell’Alleanza si sono così unite a Mister prezzi e hanno scritto all’Unione dei trasporti pubblici indicando a chiare lettere ciò che i consumatori si aspettavano, ossia una conseguente riduzione delle tariffe del trasporto pubblico. A inizio dicembre la buona notizia: le FFS tornano sulla loro posizione e decidono di adeguare i prezzi, con l’inizio del prossimo anno, in base alla riduzione dell’IVA. L’ACSI, con FRC e SKS, sono soddisfatte del riconoscimento dei diritti dei consumatori.
L’Alleanza resterà vigile affinché questa riduzione del tasso dell’IVA vada effettivamente a beneficio dei consumatori elvetici.