Si chiama cisgenetica e alcuni la definiscono anche “biotecnologia verde”. Si tratta di una tecnica di manipolazione genetica che, a differenza della cugina transgenetica, utilizza esclusivamente materiale genetico proveniente da un organismo donatore della stessa specie. Per Cesare Gessler, fitopatologo all’istituto di Biologia Integrativa del dipartimento di Scienze Agrarie e Alimentari del Politecnico Federale di Zurigo, la cisgenetica può essere la strategia del 21° secolo, indubbiamente la migliore e più efficace per lottare, per esempio, contro alcune malattie del melo e della vigna, perché essa utilizza le resistenze insite nelle piante stesse, secondo un processo sempre esistito in natura. Pochi ancora, però, sanno della sua esistenza e delle sue potenzialità. Un ruolo importante lo possono svolgere i consumatori meglio informati.
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