Autodifesa del consumatore Internet Medicina Radio e TV

Come valutare la credibilità di una fonte

La scorsa settimana abbiamo pubblicato la prima parte di un Vademecum per l’informazione durante l’emergenza legata al Covid-19. Queste regole, in realtà, restano sempre valide.

Nel secondo capitolo, gli autori cercano di spiegare come rispondere alla domanda: “chi parla è credibile?”

Il documento si suddivide in 5 punti chiave:

SENZA COMPETENZA NON SI VA DA NESSUNA PARTE
Se non è possibile stabilire la competenza di chi parla, dimostrata da una formazione specifica o da una lunga esperienza sul campo, l’informazione va messa in dubbio.

LA COMPETENZA RICHIEDE TEMPO
Per diventare competenti servono anni di formazione e molta esperienza. Per parlare dei trattamenti per il COVID-19, per esempio, non è sufficiente aver letto qualche articolo online o avere uno zio medico.

NESSUNO È TUTTOLOGO
Gli esperti hanno competenze in ambiti specifici. Anche tra i medici, per esempio, ci sono esperti di cardiologia, oncologia, ecc. In generale, diffidiamo di chi si presenta come esperto in tanti ambiti.

LE BUONE INTENZIONI NON BASTANO
Senza le competenze, la buona fede non garantisce la qualità dell’informazione. Si può essere ben intenzionati ma non sapere a sufficienza.

L’ABITO NON FA IL MONACO
Saper parlare bene, apparire spesso in TV o avere tanti followers sui social media non significa avere le competenze per parlare di qualcosa. E viceversa.

In allegato il PDF completo.

Loader Loading...
EAD Logo Taking too long?
Reload Reload document
| Open Open in new tab

Scarica il file pdf [18.86 MB]