Autodifesa del consumatore Energia Sviluppo sostenibile

Il sostegno al solare è nell’interesse di tutti

Lo scorso 13 febbraio AET ha comunicato che il prezzo da lei pagato per l’energia solare prodotta dai privati scende da 22.5 a 8.5 centesimi ogni kWh. Comprensibilmente, questa decisione ha generato un forte malcontento fra molti detentori di impianti solari. Tanto più che il costo dell’energia elettrica in bolletta è invece aumentato in maniera significativa per il secondo anno di seguito.

Il fatto che la rimunerazione per l’energia prodotta dai privati oscilli di anno in anno non è però una novità. Basti pensare che per l’energia prodotta nel 2020 (e pagata nel 2021) era di 5 cts/kWh, nel 2021 di 11 cts/Kwh, nel 2022 di 22.5 cts/kWh e nel 2023 di 8.5 kWh. Il prezzo segue infatti l’andamento del mercato, in particolare della borsa elettrica svizzera Swissix. Questa volatilità annuale non incoraggia di certo l’adozione del solare, che le autorità hanno dichiarato a più riprese essere un obiettivo del Canton Ticino. L’altalena dei prezzi rende anche più difficoltoso per i privati pianificare l’ammortamento degli impianti.

A questo proposito, l’ACSI fa alcune considerazioni.

Prima di tutto è importante sottolineare come la parte preponderante della convenienza dell’avere un impianto solare non è rappresentata dalla possibilità di rivendere l’energia prodotta in eccesso, bensì dal consumo proprio, che permette di ridurre il peso delle bollette.

Secondariamente, è determinante anche la concessione di eventuali sussidi, sotto forma di contributi diretti o risparmi fiscali, che possono coprire una parte molto importante dei costi dell’impianto (anche oltre il 30%).

Detto tutto questo, un’ulteriore incentivazione potrebbe provenire dall’introduzione di una soglia minima di rimunerazione della corrente fotovoltaica in Ticino. In questo modo, sarebbe possibile una miglior pianificazione da parte dei privati. L’ACSI ha sempre spinto perché l’adozione del solare venga incoraggiata, visto che va a vantaggio di una maggior indipendenza energetica della nostra regione oltre che dell’ambiente.

Non abbiamo mancato di sottolineare ciò anche in occasione delle consultazioni per il PECC (Piano energetico e climatico cantonale).

L’ACSI è anche membro attivo della Commissione federale del consumo, attraverso la quale ha partecipato alla consultazione in merito alla revisione dell’Ordinanza sulla promozione della produzione di elettricità generata a partire da energie rinnovabili. In quell’occasione, abbiamo sostenuto che la riduzione, la soppressione o l’instabilità temporale dei sussidi avrebbe scoraggiato l’installazione di pannelli.

Tuttavia, la concessione o meno di sussidi rappresenta una decisione politica.

L’ACSI ci tiene comunque a ribadire che se la diffusione degli impianti solari sul nostro territorio è nell’interesse collettivo, gli incentivi non possono essere abbandonati ed è nell’interesse delle autorità fare in modo che questa scelta rimanga attrattiva per i cittadini.