Sempre più consumatori scelgono una dieta vegana o vegetariana per motivi etici, ambientali o di salute. Il mercato ha colto questa tendenza di richiesta di prodotti vegani introducendo un label che indica e specifica se un prodotto è vegano o vegetariano (con latte, uova o sotto-prodotti) per facilitare le scelte dei consumatori e incrementando la quantità di prodotti immessi sul mercato.
La domanda di sostituti di carne è fortemente aumentata negli ultimi 5 anni in Svizzera, conseguendo nel 2020 una cifra d’affari di 117 milioni di franchi, quasi il doppio rispetto al 2016. Nello stesso lasso di tempo sono stati introdotti più del doppio di prodotti sul mercato. I sostituti della carne hanno conquistato una larga fetta di consumatori, ma come valutarli in merito a prezzo, equilibrio nutrizionale e ambientale? Nella BdS 4.21 abbiamo messo sotto la lente alcuni prodotti di macinato vegano, venduti dalla grande distribuzione (articolo completo qui sotto).
I macinati vegani sono prodotti super elaborati industrialmente, con molti ingredienti, non sempre esaurientemente citati (seppur conformi alla legislazione in materia), con valori nutrizionali non particolarmente equilibrati rispetto a prodotti alternativi più naturali, e sostanzialmente costosi quanto la carne.
Eppure le alternative ci sono e sono conosciute da anni: la ricetta del ragù di lenticchie, ad esempio, è un’alternativa più naturale al ragù con macinato vegano, più economico e salutare. Mangiare un ragù vegano è un gustoso modo di ridurre una volta la settimana il consumo della carne.
Come ACSI ci piacerebbe che anche l’agricoltura cogliesse l’opportunità di produrre più leguminose e cereali per permettere un cambiamento di consumo, anche vegano, con prodotti locali. Come consumatori a tutt’oggi non possiamo sapere da dove provengono i concentrati di piselli o di soia che stanno alla base di molti prodotti vegani.
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