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Riciclare uno smartphone per scienza e sicurezza

Se avete in casa uno smartphone che non usate più ma funziona ancora, ci sono due app che permettono di dargli nuova vita, per insegnare la scienza attraverso esperimenti e per creare un antifurto ultraportatile.

La prima si chiama Science Journal, disponibile per Android e iPhone; la seconda è Haven, ed è offerta solo per Android. Entrambe sono gratuite e usano lo smartphone in un modo ingegnoso e originale, sfruttando i suoi vari sensori incorporati (microfono, fotocamera, accelerometro, barometro, bussola e magnetometro).

Science Journal trasforma il telefonino in un piccolo laboratorio portatile: permette di misurare i livelli di rumore, le accelerazioni (per esempio in auto, sull’ottovolante o in ascensore), la luminosità, il magnetismo o la pressione (in montagna o in aereo) e registrare questi dati nel tempo: l’ideale per stuzzicare la mente di qualunque giovane aspirante scienziata o scienziato. I dati possono essere registrati, rappresentati graficamente e trasferiti ad altri dispositivi.

Haven, invece, permette di mettere in sicurezza una stanza, un oggetto o un cassetto: basta attivare l’app e il telefonino rileverà qualunque movimento nella stanza (tramite la fotocamera) e qualunque tentativo di spostare lo smartphone stesso. Se lo lasciate in un armadietto di cucina per scoprire chi ruba i biscotti, il suo microfono rileverà il rumore dell’apertura, il suo accelerometro ne percepirà le vibrazioni e la sua fotocamera farà una bella foto al ladro goloso. In albergo, sorveglierà la stanza per voi. Haven è abbastanza sensibile da accorgersi se qualcuno tenta di spegnerlo o scollegarlo dal caricabatteria. Se è connesso al Wi-Fi o alla rete cellulare, inoltre, vi spedirà un messaggio d’allerta in tempo reale insieme alla fotografia dell’intruso, per cui sarà utile anche se il ladro se lo porta via, se non altro per avvisarvi dell’avvenuta intrusione.

Paolo Attivissimo