È da poco attiva la pagina web dell’USAV (Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria) dedicata all’informazione dei consumatori sul Nutri-Score. Vi possono essere reperite alcune informazioni di base sul funzionamento di questo sistema di etichettatura, che ha come semplice scopo quello di facilitare la vita dei consumatori.
Anziché leggere lunghe e minuscole etichette, le caratteristiche nutrizionali dei prodotti che si acquistano possono essere consultate in maniera comoda e rapida. Come si può leggere sul sito, “Nutri-Score aiuta a confrontare rapidamente alimenti simili e scegliere quindi l’alimento più sano. Contrassegna gli alimenti con una scala colorata da A verde (= equilibrato) a E rosso (= sbilanciato). Il punteggio è determinato tramite una formula scientificamente convalidata”. Sul sito sono presenti anche dei collegamenti a diverse pubblicazioni scientifiche sul tema del Nutri-Score, le risposte alle diverse critiche mosse principalmente dall’industria e dalle autorità italiane, nonché un calcolatore online. È altresì specificato che il Nutri-Score serve a confrontare prodotti simili fra di loro, fatto che è stato anche sfruttato dai suoi detrattori che si sono lamentati di come prodotti poco sani possano avere un grado più alto di prodotti più sani ma di categorie diverse.
Cresce il sostegno al Nutri-Score
Nel corso del 2019 oltre alle autorità svizzere, anche quelle tedesche e olandesi hanno dato il loro sostegno al Nutri-Score. Nel mese di settembre infatti, il Ministro federale dell’alimentazione, dell’agricoltura e della protezione dei consumatori Julia Klöckner ha annunciato di voler rapidamente creare le condizioni per l’utilizzo del Nutri-Score in Germania. Le autorità olandesi hanno dal canto loro pianificato l’introduzione nel 2021. Sempre ferma invece l’opposizione dell’Italia, che non accetta come alcuni prodotti tipici della dieta mediterranea (in particolare salumi, formaggi e oli) siano valutati con colore arancione o rosso. Per l’ex ministro Salvini si tratterebbe inoltre di un complotto europeo per screditare i prodotti italiani. Obiezioni tutte già rispedite al mittente dai ricercatori che hanno sviluppato il Nutri-Score, che hanno fra l’altro mostrato come la dieta mediterranea, nel complesso, non ne esca affatto male.
Le etichette nutrizionali in Europa
Il Nutri-Score è sostenuto dalle autorità in Francia, Germania, Spagna, Olanda, Belgio e Svizzera, mentre è adottato spontaneamente da alcune aziende in Austria, Slovenia e Portogallo. Le autorità italiane sono invece fermamente opposte al Nutri-Score. Altri due sistemi hanno il sostegno di alcune nazioni: già dal 2009 Svezia, Danimarca e Norvegia utilizzano il sistema Keyhole, al quale hanno poi aderito anche Islanda, Lituania e Macedonia del Nord. Il Regno Unito e l’Irlanda utilizzano invece il sistema a semaforo Traffic Light.