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La rinuncia di Migros al Nutri-Score penalizza i consumatori

Confrontata con le resistenze di alcuni produttori e con le pressioni politiche, Migros ha deciso di non procedere con l’introduzione del Nutri-Score. L’argomento avanzato ufficialmente è quello di un investimento troppo caro rispetto ai benefici. Ma di fronte a una realtà in cui il 40% della popolazione svizzera è in sovrappeso, saranno soprattutto i consumatori a pagare il prezzo della rinuncia. 

L’ACSI si batte da anni insieme a un’ampia alleanza di associazioni attive nella promozione della salute affinché le consumatrici e i consumatori siano meglio informati sul contenuto dei prodotti che acquistano. Informazione che deve essere trasmessa in un linguaggio chiaro e alla portata di tutti.  

Il Nutri-Score è stato introdotto a livello volontario in vari paesi europei (oltre alla Svizzera, è presente in Francia, Germania, Spagna, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Portogallo, Slovenia e Austria) ed è concepito per aiutare chi fa la spesa a rendere più bilanciata e salutare la propria dieta. È uno strumento basato su criteri scientifici e indipendente dalle influenze e dalle logiche di mercato. Questa etichetta a semaforo fa da ottimo complemento alla piramide alimentare svizzera. Il primo passo è svolto dalla piramide, che aiuta a gestire le quantità delle differenti tipologie di cibi e bevande, mostrando come avere una dieta variata ed equilibrata (ad es. prediligere la frutta e la verdura, consumare porzioni corrette, ridurre gli zuccheri e i grassi, …). Il secondo passo lo fa il Nutri-Score, che aiuta a confrontare i prodotti della medesima tipologia sullo scaffale del supermercato (es. tra le lasagne congelate quale è più equilibrata? tra gli yogurt? … ).  

Si tratta di uno strumento necessario: il 40% della popolazione svizzera è in sovrappeso e i professionisti della salute insistono da tempo sull’importanza della dieta per combattere le malattie cardiovascolari, il diabete, l’obesità ed altre patologie. Il Nutri-Score gode di ampio sostegno nel mondo sanitario, dove le conseguenze di un’alimentazione poco sana sono ben chiare e visibili. 

Le forti resistenze delle lobby dell’industria agroalimentare e di alcuni produttori, accompagnate da campagne di disinformazione che sono andate intensificandosi negli ultimi anni, stanno purtroppo portando i loro frutti. Questa decisione di Migros ridurrà la trasparenza per i consumatori svizzeri, nello stesso momento in cui il Nutri-Score si sta invece diffondendo in molti paesi europei. Si tratta di un grave errore che va a discapito della salute pubblica. L’ACSI chiede a Migros di ripensarci, nell’interesse di tutte le consumatrici e i consumatori svizzeri che si recano presso il grande distributore a fare i propri acquisti.