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Il nuovo metà prezzo PLUS: un passo avanti?

Da anni le organizzazioni dei consumatori chiedono all’Alleanza Swisspass di proporre anche un modello di abbonamento più flessibile, che possa situarsi un po’ a metà strada fra l’abbonamento generale (molto caro e adatto solo ad utenti assidui e regolari dei mezzi pubblici) e l’abbonamento metà prezzo (accessibile, ma non sufficiente a rendere appetibili i mezzi pubblici). Il nuovo “metà prezzo plus” è un tentativo di risposta. Valutiamolo insieme.

La maggioranza delle persone non vuole o non può permettersi l’abbonamento generale (AG). E si può capirle. Il costo è di 3995 franchi per un AG di seconda classe a livello svizzero (6520 franchi per la prima classe) e di 2062 franchi per un abbonamento annuale Arcobaleno valido per tutto il Ticino (prima classe: 3506 franchi). Per chi può permettersi, per via del luogo dove risiede e del lavoro che fa, di rinunciare completamente o quasi al veicolo privato, queste cifre rappresentano comunque un notevole risparmio. Infatti, se si considerano tutte le spese dirette o indirette che un’automobile comporta nel corso di un anno “medio”, esse sono ben superiori. Il costo di questi AG è tuttavia troppo elevato per chiunque utilizzi i mezzi pubblici in maniera occasionale.

La principale alternativa è rappresentata dall’abbonamento metà prezzo FFS (190 franchi il primo anno, 170 dal secondo). Questo abbonamento comporta però comunque la necessità di continuare a pagare la metà dei propri biglietti di treno. E fra l’altro, il costo del metà prezzo è aumentato più volte negli ultimi anni (anche a dicembre 2023, un aumento di 5 franchi da 185 a 190 franchi). Il metà prezzo PLUS viene presentato dall’Alleanza Swisspass come una “terza via”, a metà strada fra metà prezzo normale e AG. Vediamone il funzionamento.

Il metà prezzo PLUS consente maggiore flessibilità
Il funzionamento del nuovo abbonamento è il seguente: pagando una somma a propria scelta fra 800, 1500 o 2100 franchi, si ricevono dei crediti che possono essere utilizzati per acquistare biglietti. L’ammontare dei crediti corrisponde a quanto versato più un bonus aggiuntivo. Chi versa 800 franchi, riceve 1000 crediti. Chi versa 1500, ne riceve 2000. E chi versa 2100, ne riceve 3000. Vi sono poi delle cifre più vantaggiose per gli under 25.

L’abbonamento ha scadenza annuale. Al termine dell’anno, se sono stati spesi meno soldi di quelli versati, la differenza viene restituita. Non viene ovviamente restituito il bonus, ma unicamente quanto si è effettivamente versato. Il bonus può essere speso per acquistare biglietti, ma non incassato sotto forma di franchi, e questo ci pare sacrosanto (altrimenti il nuovo metà prezzo FFS diventerebbe come un investimento in borsa…). Da notare che conviene sicuramente acquistare comunque anche l’abbonamento metà prezzo normale. Infatti in caso contrario si pagherebbero i biglietti a prezzo pieno, seppur col bonus. Quindi, bisogna aggiungere il costo del metà prezzo normale a quello del “plus” (come detto in precedenza, 190 franchi il primo anno e 170 dal secondo). Il che fa lievitare ulteriormente il costo.

Cosa ne pensa l’ACSI?
Secondo noi, questa proposta è un passo avanti, e può essere valida per alcune persone. Tuttavia, non ci soddisfa. Il motivo è molto semplice: manca una fascia “bassa”. Il prezzo della versione più economica è comunque di 800 franchi, ai quali vanno aggiunti 190 franchi (o 170, se già lo si possiede) dell’abbonamento metà prezzo. Praticamente, bisogna sborsare quasi 1000 franchi. Il tutto per ottenere un vantaggio di “soli” 200 franchi. Ad essere più vantaggiose sono infatti le versioni più care, che consentono bonus ben maggiori (di 500 e 900 franchi rispettivamente). Ma siamo sempre lì: queste sono proposte adatte ad utenti assidui dei mezzi pubblici. L’utente occasionale non metterà mai sul piatto cifre simili. E la versione da 800 franchi (+190/170), rimane comunque troppo cara e dà un vantaggio modesto. Anche perché non consente di acquistare due tipologie di biglietti molto apprezzate: le carte giornaliere dei Comuni (quelle normali, sì) e le carte per più corse.

Quindi, in conclusione, seppure questi abbonamenti siano un’alternativa che può fare comodo, a nostro modo di vedere non risolvono il problema degli utenti occasionali dei mezzi pubblici, per i quali sarebbe servita una proposta di alcune centinaia di franchi più bassa: magari con un bonus più contenuto, ma perlomeno più accessibile. Inoltre, a maggior ragione visto che l’abbonamento si chiama “metà prezzo PLUS”, sarebbe stato il caso di includere il costo dell’abbonamento metà prezzo. È un po’ un controsenso acquistare un abbonamento che si chiama “metà prezzo PLUS”, e doverne poi acquistare un altro a parte che si chiama “metà prezzo”. Temiamo che questo genererà confusione. Un ultimo appunto consiste nella complessità del meccanismo, che dal nostro osservatorio possiamo definire eccessiva per molti utenti e che sicuramente scoraggerà alcune persone dall’interessarsi a questo abbonamento. Sarebbe servito qualcosa di più semplice ed immediato da capire.